Le Isole Baleari un esempio di politiche per il turismo

Le Isole Baleari sono un arcipelago situato al largo della costa spagnola, sul versante Mediterraneo. Formato da 4 isole (Maiorca, Minorca, Ibiza, Formentera), fa parte dello stato spagnolo e forma comunità autonoma.

La popolazione totale delle Baleari è di 1.100.000 abitanti, di cui la maggior parte risiede nell’isola principale Maiorca.

Tutte le isole sono rinomate e famose località turistiche visitate ogni anno da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.

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Ma qual è il segreto del successo turistico delle Baleari?

Ne parliamo oggi sul blog proprio perché in queste Isole ho deciso di passare qualche giorno di vacanza.

Lo sviluppo del turismo ha trasformato le Isole Baleari nella Comunità Autonoma della Spagna più ricca di tutta la nazione, con un reddito medio pro capite superiore alla media Europea. La tassazione è simile alla nostra, così come nel resto della Spagna, tuttavia si riscontrano alcuni interessanti ingredienti magici.

Chi ama Ibiza, sarà felice di sapere che il Comune dell’isola fornisce servizi di consulenza per la creazione di imprese: si tratta del progetto “Eivissa Crea” diretto a tutti i residenti dell’isola che abbiamo progetti imprenditoriali innovativi.

Per quanto riguarda gli incentivi europei, il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale dell’Unione posiziona le Baleari tra le regioni obiettivo “Competitività regionale ed occupazione”. Il tasso di utilizzo degli incentivi europei è molto alto in Spagna, venendosi a creare sinergie perfette tra soci spagnoli ed esteri.

Lo strumento di finanziamento che risponde a questo obiettivo di competitività regionale per le Baleari è il cosiddetto “Programa Operativo para la Comunidad Autónoma de Baleares” che comprende il periodo 2007-2013. Il finanziamento complessivo previsto è di circa 226 milioni di euro, di cui 107 milioni a carico del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

Le attività dirette a favorire la promozione della società della conoscenza (ricerca, sviluppo e innovazione e tecnologia dell’informazione e della comunicazione), la protezione dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, il miglioramento dell’accessibilità ai servizi di trasporto sono le priorità stabilite da questo programma.

Chi decidesse di trasferirsi qui, deve sapere che quasi certamente lavorerà nel settore turistico. Non esistono industrie o grandi aziende, il 99% della vita economica delle isole è basata sul turismo. Secondo i dati dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero, i servizi rappresentano l’83,5% del PIL regionale e, tra questi, quelli turistici sono, come già detto, di gran lunga la componente principale. L’agricoltura ha una quota di solo l’1%, l’industria del 6,2% e le costruzioni, altro comparto in grave crisi, del 9,4%.

E il confronto con l’Italia?

Prendiamo ad esempio la Sardegna, geograficamente la località più vicina alle Baleari.

Per prima cosa nel confronto con le isole spagnole noi mettiamo in campo spiagge, mare e interno dell’isola che nel complesso sono sicuramente superiori. Allora perché solo l’isola di Maiorca ha un traffico passeggeri di 23.115.499 (fonte Aena) nel solo aeroporto di Palma contro 7.406.719 (fonte Asso aeroporti), totale che si raggiunge sommando i tre aeroporti sardi?. L’isola di Maiorca è 6 volte e mezzo più piccola della Sardegna eppure ha un movimento passeggeri più di 3 volte superiore, ha la metà di abitanti e schiera 4760 (fonte Booking) strutture ricettive contro le nostre 5130, cioè una struttura ogni 183 abitanti contro 323 della Sardegna. Questi dati mettono in crisi la nostra vocazione turistica e ci dovrebbero far pensare e cercare i motivi del nostro “sottosviluppo turistico”.

Le isole del “Dopo-spiaggia”

L’isola di Maiorca ha un centro, Palma, dove i locali e i negozi sono aperti 24 ore su 24 con teatri e spettacoli per strada che attirano migliaia di persone. Non si contano le discoteche di ottimo livello per la capienza, le scenografie, gli eventi e le sempre più frequenti partecipazioni dei grandi D.J. internazionali che sono una calamita per i giovani ma anche per i genitori che arrivano con i figli che qui vengono volentieri. Anche un grande e moderno campo da golf e un’altra attrattiva per migliaia di stranieri. Le Baleari offrono cioè quei servizi turistici nel “dopo-spiaggia” che oggi determinano la fortuna turistica di quella zona e per questo i prezzi, in generale più bassi della Sardegna, influiscono in bassa percentuale nell’attirare i turisti.

L’esempio positivo di Ibiza

L’isola considerata trasgressiva fonda la sua fortuna sul divertimento che viene favorito dal disco-bus che compie ogni notte il giro delle discoteche e locali notturni per impedire ai giovani di guidare. Ma i turisti di Ibiza non sono solo giovani ormai anche i loro genitori sono parte integrante dei frequentatori perché ci sono occasioni di intrattenimento per tutti i gusti ai quali non resistono neanche migliaia di Vip che te li vedi passare accanto.

Un segreto basato sul collegamento diretto con tutte le principali città europee. Infatti le isole sfruttano una continuità territoriale con tutta l’Europa grazie alle compagnie aeree che offrono collegamenti continui con le principali città europee che hanno portato nel 2014 ben 31 milioni e 959 mila passeggeri: 4 volte quelli arrivati in Sardegna.

Federico

 

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