L’incontro di ieri all’Ars tra il commissario di Forza Italia Gianfranco Miccichè e il già candidato alla Presidenza della Regione Nello Musumeci, fa ben sperare per il proseguo del cammino del centrodestra.

La notizia ha riempito tutti i giornali, ma aldilà dei titoli va fatta la giusta considerazione politica. Lo sfacelo di Crocetta spinge a credere che il centrosinistra siculo sia già vittima delle sue stesse macerie. Il riassetto di Forza Italia e il rilancio dei giovani, di noi tutti, ci vede impegnati come protagonisti assoluti per il futuro dell’alleanza. Ed è per questo che Miccichè non vuole perdere tempo: per non concedere assist al nemico, sempre in tempo per riorganizzarsi. Con buona pace dei salviniani sudisti, l’esperienza politica insegna che quando si è marciato insieme, si è vinto. Toti e la Liguria sono l’esempio lampante di questo ragionamento. I frontisti dovranno arrendersi davanti questa evidenza lapalissiana.

Quando il centrodestra è davvero unito, supera tutti, anche i 5 Stelle (la Liguria è la terra di Grillo). Non solo. Fa bene Miccichè a precisare, prima ancora che si discuta di leadership e candidature, la squadra va costruita attorno una piattaforma programmatica. E serve l’aiuto di tutti, anche dei più miscredenti: quelli che sono rimasti a guardare fino ad oggi mantenendo una certa equidistanza. Certi errori non vanno ripetuti. Vanno messi da parte i personalismi. Ne vale il futuro dell’Isola. Tocca a noi lasciare il segno.

Federico Raineri