Le istituzioni arrivano sempre sulle ceneri: dopo le fiamme inseguiamo il fumo

In Sicilia le istituzioni si svegliano sempre tardi. Arrivano sempre dopo. Arrivano dopo gli attentati, arrivano dopo le tragedie, arrivano dopo le fiamme e arrivano persino dopo le ceneri. Un po’ come Alfano, Ministro degli Interni, che durante una conferenza stampa ci da i numeri della tragedia e con fare plastico ci dice che in 36 ore sono stati effettuati 500 interventi dei Vigili del Fuoco in tutta la Sicilia.

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Crocetta che si chiede perché gli incendi iniziano sempre di notte. Antoci replica che i responsabili ignoti saranno perseguiti. Come dire che dopo le fiamme inseguiamo il fumo. Quando si doveva evitare il disastro prima. Ma dicono, lo scirocco è imprevedibile, le fiamme sono divampate in fretta… Appunto. Perché non ci sono stazioni di controllo? Perché gli incendi hanno divampato per ore prima che arrivasse qualcuno?

Oggi la situazione è tornata sotto controllo ma i danni sono ingenti. E le istituzioni arrivano sempre dopo. Arriviamo sempre dopo. Ma gli unici eroi sono i carabinieri, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, i volontari, la protezione civile e tutto il personale impegnato lì sul campo nonostante le poche risorse e nonostante il poco preavviso. La tragedia non è divenuta strage. Quei bambini di Monreale salvati dai carabinieri e a rischio di intossicamento, sono la migliore risposta che la Sicilia è riuscita a dare.

Ogni anno arriva un giorno, puntuale nel calendario criminale, in cui questi incendi improvvisamente divampano, sembrano seguire una logica, un piano premeditato. Poi restano i sospetti, giusto il tempo che la storia cada nel dimenticatoio, giusto il tempo di riparare i danni in qualche modo. Tanto si arriva sempre dopo, quando il fumo è ancora forte, capace di confondere e depistare. Fanno partire indagini fatte di fumo, perché sulle ceneri cosa vuoi fare?

E nel frattempo qualcuno si chiede ma si poteva prevenire dato che tutti gli anni accade la stessa cosa? Autostrade chiuse, treni soppressi, case in fiamme, lidi inceneriti. Le fiamme sono arrivate a mare. E non hanno smesso neanche lì danneggiando strutture ricettive e abitazioni.

Il Codacons, l’associazione consumatori, ha preparato un esposto alle procure delle province coinvolte dagli incendi l fine di lanciare una azione risarcitoria. La trovate sul sito www.codacons.it

Al momento è tutto quello che possiamo fare. Non sono bruciate solo la macchia mediterranea e le montagne, sono andate sul rogo anche le nostre pazienze, le nostre aspettative, i nostri auspici di un’estate serena.

Il mio pensiero va a chi ha subito un danno, ai siciliani che si sono sentiti soli, alle famiglie che hanno perso tutto e agli imprenditori che con fatica avevano fatto partire un’attività e che in un lampo si sono ritrovati con la cenere. E il fumo, quello resta anche dopo in attesa del prossimo vento.

 

Federico

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