Il G7 messinese nel 2017: speriamo si utilizzi il teletrasporto!

Il prossimo G7 sarà nella provincia di Messina, a Taormina. Dobbiamo augurarci che per allora si sia inventato un sistema di teletrasporto. E sì, perché vedete, le nostre infrastrutture sono abbastanza ridicole. E dobbiamo sperare che i 6 leader mondiali (più quello italiano che probabilmente auguriamoci, non sarà Renzi) arrivino direttamente a Taormina senza prendere l’autostrada – che tra l’altro ha una uscita a Taormina veramente indecente – che collega gli aeroporti, senza passare dalle stazioni o dai treni – che tra l’altro sono vetture da museo – e senza passare dalle altre metropoli, altrimenti ti immagini il Presidente degli Stati Uniti imbottigliato nel traffico di Palermo o di Catania??

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Scherzi a parte, il G7 che si terrà con tutta probabilità il prossimo 26 maggio 2017, è un’occasione di visibilità mondiale per il nostro Paese e la nostra provincia. L’ultimo summit si è concluso a Shima, in Giappone, alla presenza di Renzi, Shinzo Abe (Giappone) e la Merkel per la Germania, ma anche i leader di Canada, Francia e Regno Unito. Dal G7 è esclusa la Russia che costituiva il G8 prima delle sanzioni economiche.

Da questo G7, a cui partecipano alti funzionari, i ministri delle finanze e i vertici dell’Ue, sempre presenti all’incontro, quello che ne esce è una forte concentrazione sulle tematiche legate al terrorismo e all’immigrazione. Renzi ha quindi puntato sull’emotività rilanciando la Sicilia come sede del prossimo summit. Non a caso la conferma della sua proposta è arrivata in meno di 24 ore, segno che il problema è molto delicato e molto sentito in ambito internazionale. Ricorderemo questo G7 in Giappone per le frasi di Obama al candidato repubblicano Trump, definito “ignorante”.

Magari il prossimo G7 messinese vedremo Trump alla ribalta proprio a Taormina. Non so se la Sicilia è pronta per questo tipo di evento ma l’occasione è importante per fare bene e sperare – leggiamo che la commissione paritetica siciliana dovrebbe confermare 1,8 miliardi di euro l’anno da Roma – che le cose migliorino. Ragusa ha raggiunto il record negativo del 60,1% di disoccupazione giovanile. Dato che i Paesi del G7 rappresenterebbero il 63% della ricchezza mondiale, mi auguro proprio che la Sicilia possa invertire il suo trend e non essere sempre il fanalino di coda italiano. Certo tra la speranza e l’avverarsi passa un mare di promesse e slogan. Ma stavolta non si può davvero sfigurare, teletrasporto a parte.

 

Federico

 

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