Una comunità deve crescere per restare in vita e deve poter acquisire le proprie energie dalla gente e dalla piazza. Incuranti degli squali che sembra, affollino le coste joniche, abbiamo svolto lo scorso sabato, il coordinamento provinciale di Forza Italia Giovani.
Il quarto appuntamento – e il terzo con la Scuola di Formazione politica – aggregativo è avvenuto a Taormina, nei locali dello storico Bar Mocambo. Per la prima volta ci siamo riuniti dall’altra faccia della provincia messinese, la costa jonica appunto, che ha per “capitale” morale proprio Taormina, con i suoi scorsi, i suoi promontori, le sue attrezzatissime strutture ricettive ormai modello in tutta Italia.
Nel nostro piccolo abbiamo quindi voluto un G24 allargato, un anno prima del G7 voluto da Renzi e a cui, con mia grande preoccupazione, la Sicilia non è ad oggi preparata. Di tutte le carenze infrastrutturali e organizzative ne abbiamo parlato qui.
Nel coordinamento di Taormina ci siamo ritrovati un po’ da tutta la provincia e ne abbiamo quindi approfittato per ospitare Maria Fernanda Gervasi del coordinamento cittadino di Messina. Abbiamo parlato soprattutto di Referendum costituzionale e di prospettive politiche ad ampio spettro.
Mentre ero seduto e ascoltavo i relatori del corso di formazione politica – in questo appuntamento dal titolo “L’evoluzione dei partiti” – con l’amico Salvatore Bucolo già Sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, ho capito che in pochi mesi questa comunità di ragazzi e ragazze si è ampliata come nessun altro ha fatto in una provincia siciliana. Il richiamo del centrodestra è ancora forte e molti ragazzi hanno idee brillanti e iniziative da condividere.
La macchina è appena partita e siamo già il gruppo più forte e meglio strutturato. Non è stato per niente facile e abbiamo portato avanti tante iniziative e tante altre ne abbiamo nel cassetto. Se qualcuno temeva che ci saremmo fermati abbiamo dato una sonora risposta. I fatti non si fanno attendere, noi giovani abbiamo voglia di costruirlo questo centrodestra.
Federico
