La notizia è di quelle che si perdono tra i numeri. L’ennesima cafonaggine di questo crocettismo ormai alla deriva nazionale. Ostaggio e complice di Renzi e dei suoi tagli al Sud. Ancora scuola, non buona, ma cattiva. Lo apprendiamo dal Giornale di Sicilia che a causa del pastrocchio sulla riforma delle province – quindi anche di una programmazione strutturale – la Sicilia perderà i finanziamenti per scuole e strade (competenza esclusiva delle province). La conferma arriva dalla Legge di Stabilità varata a fine dicembre: il danno per le province siciliane si aggira tra i 400 milioni e il miliardo di euro. Una cifra altissima che rischia di paralizzare le già degradate scuole pubbliche siciliane.
Molti costituzionalisti avevano paventato il pericolo di conseguenze simili poiché aldilà degli slogan, Crocetta si è limitato a commissariare le province invece che indire nuove elezioni. Ma a questo doveva seguire una riforma strutturale – anche costituzionale col raccordo della Legge Delrio – che si incastrasse nel disegno nazionale. La prima vittima di questo insensato gioco di ombre sarà proprio la scuola pubblica. Pagella insufficiente per la sinistra, ancora una volta, dovrà e dovremo ripetere l’anno…
Federico Raineri