E’ cosi difficile programmare dei fondi?

rosario_crocetta2-535x300Sembra proprio di sì, la Regione, o meglio, il Governo regionale, ha da tempo diverse difficoltà non solo nel rendicontare uscite ed entrate – vedi i fatti su Riscossione Sicilia – ma anche nel programmare tutti quei progetti che andrebbero a intercettare i fondi europei e statali. Questi fondi, irrimediabilmente, vanno poi sprecati se non utilizzati. E’ già capitato con i 160 milioni di investimenti che lo Stato si è letteralmente ripresi, per l’incapacità di programmare, in termini di innovazione e progettazione, l’utilizzo concreto di questi fondi.

Traducendo, è come quando la Banca dà i soldi in prestito a Mario per aprirsi il suo bar, ma siccome poi, il bar, Mario non lo apre, la banca i soldi se li riprende. Sono migliaia, anzi centinaia di migliaia i soldi che Crocetta ha bruciato. Non mi stupirebbe sapere che domani Bruxelles decidesse di chiudere definitivamente i rubinetti. Ne abbiamo già parlato sul blog per quanto ha riguardato il fallimento del Piano Giovani.

…ma oggi c’è un’altra notizia a riguardo, proprio sulla programmazione alla rinfusa: per riuscire a spendere in tempo le risorse comunitarie il governo sta usando l’escamotage dei cosiddetti “retrospettivi”: vengono spostate sulla spesa europea somme inizialmente stanziate dallo Stato per progetti già conclusi. Ma sia la Corte dei Conti che la Commissione europea hanno messo in guardia: “Un azzardo che non creerà né occupazione, né ricchezza.”

E’ la Banca che dice a Mario che il suo bar non può fare soldi solo con i caffè. Lo scenario del rubinetto chiuso non è così irreale dopotutto. Ma voglio chiudere con una bella notizia, che acquista significato dato lo sfondo fin quì ricordato: la Sicilia è nella top ten tra le Regioni con maggiori start up. Forse i giovani siciliani non sono così scoraggiati come tanti altri, che, comprensibilmente partono o stanno per partire…

 

 

 

Federico Raineri

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