Accorinti alla città metropolitana: la corona all’asino

E’ passata in sordina la notizia di ieri che riguarda la cerimonia di insediamento del Sindaco Accorinti a guida della città metropolitana.

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Il passaggio di consegne tra il commissario straordinario Filippo Romano – uomo di Crocetta – e Renato Accorinti è avvenuto ieri alla presenza dello stesso governatore, del Presidente Ardizzone, dei deputati di NCD e Pd e ad alcuni Sindaci dell’ex provincia regionale.

Avevamo paventato il pericolo di ritrovarci Accorinti, incapace di guidare la città in cui è stato eletto, a guida di una provincia così complessa quale è Messina. Praticamente abbiamo promosso un incapace. Sulle riforme delle ex province è dovuta intervenire l’aula regionale attraverso la proposta Ardizzone, qualche settimana fa, per recepire la Legge Delrio che vuole a guida delle città metropolitane i sindaci delle città capoluogo di provincia. Un bel regalo a Orlando per Palermo e a Bianco per Catania, amici stretti di Renzi. Perché de facto abbiamo riformato le provincie in maniera gattopardesca e l’unica cosa che abbiamo cambiato è la sottrazione della democrazia.

Quindi i cittadini di Capo d’Orlando o di Milazzo si ritrovano un “Presidente di Provincia” (ora Città Metropolitana) mai eletto. Operazione in pieno stile renziano essendo lui un mago delle elezioni fantasma. Così anche in Sicilia, Renzi piazza i suoi amici, che prima erano gli amici di Crocetta (i Commissari) e la nostra Isola diventa sempre più colonia feudale. Ma se Catania e Palermo possono festeggiare a metà, essendo i Sindaci vicini al Pd, a Messina ci ritroviamo un Sindaco senza partito co-responsabile, incapace – come già dimostrato sotto tutti i fronti istituzionali e gestionali finanziari – che non era pronto a guidare una città figuriamoci 108 comuni!

Abbiamo messo la corona all’asino, De Luca in Campania nomina suo figlio Assessore, consoliamoci con il precedente storico. Quando qualcuno nominò Senatore il suo cavallo…

Federico

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